17. ago, 2021

Elezioni regionali e giovani laureati calabresi di Battista Bruno

Il pittore Anselmo Bucci, intorno al 1930, scriveva nobili parole per una terra baciata dal sole e abbracciata dal mare, dal nome Calabria: ‘’Se vai in Calabria sentirai che c'è un odor di Calabria come c'è un odor di neve, come c'è un odor di sole’’. Agli odori e colori descritti da Bucci da tempo, ormai, si lega un’aria tetra e pesante generata da un accentuato malcostume politico - istituzionale. Da decenni la Calabria è vittima di una classe politico - dirigenziale scellerata e incapace di formare programmi adeguati e resilienti per accrescere il valore di una terra dalle enormi potenzialità. Le scelte sbagliate in settori sensibili quali: sanità, economia, sistema tributario, turismo, trasporti e agricoltura hanno condotto la Calabria tra le peggiori regioni d’Italia a livello di crescita, efficienza e buona amministrazione.
Dopo anni difficili culminati con la terribile pandemia da Covid-19 la Calabria può ricominciare a vivere per via dei numerosi sostegni economici previsti nel PNRR. Ma per programmare e progettare una buona ricostruzione del tessuto politico - sociale è necessario affidare le istituzioni e gli uffici delle pubbliche amministrazioni a figure idonee e competenti. La regola delle tre C - Competenza, conoscenza, coraggio - può essere il vaccino migliore per la futura classe politica e dirigenziale calabrese. Nel mese di ottobre si tornerà alle urne per la formazione del nuovo governo regionale. Si prospetta un periodo delicato e complesso dal momento che i futuri rappresentati ragionali non potranno più sbagliare.
I canditati alla presidenza della giunta regionale assieme ai cittadini calabresi sono onerati di una grande responsabilità: scegliere, con la massima diligenza, per il futuro di una terra da troppo tempo violentata e dimenticata.
Per la rinascita della Calabria è necessario, innanzitutto, custodire e tutelare le giovani menti che si formano nelle università calabresi e che ambiscono ad un lavoro nella propria terra natia.
Il dialogo e la collaborazione tra istituzioni e giovani sono gli anticorpi per costruire un futuro migliore e pulito; un futuro - come previsto dall’art.9 Cost. - volto alla promozione dello sviluppo territoriale, culturale e scientifico. Solo con la riscoperta e l’attuazione concreta dei valori e delle libertà fondamentali della persona umana quali: lavoro, salute, famiglia, istruzione, ambiente si può tornare a sperare. 
Battista Bruno
studente di Giurisprudenza dell’UniCal.