14. ago, 2021
Glenn Cooper, una trascurata promozione della nostra terra di Pierpaolo Bilotta
Ho da subito immaginato, per questo blog, un intervento sulla resilienza. Dall’accezione dialettale negativa, ma dal profondo significato di ripresa dopo la tempesta.
Avrei proseguito sul PNRR ed i suoi enormi temi e problematiche sulla incerta fattibilità, cosi fortemente minata da un sistema eccessivamente garantista che pare faccia gli interessi di tutti tranne che della “gente”. Ma se vorrà, mi riserverò prossimamente di fare qualche osservazione in tal senso.
Ebbene, complice il clima estivo, vorrei parlarle di Glenn Cooper.
Famoso scrittore, sceneggiatore, produttore cinematografico.
Seppur non è in testa alla mia personale classifica, leggo i suoi libri volentieri. Accade così che acquisto il suo ultimo titolo “Il tempo del diavolo”
Tralascio il contenuto del romanzo, non così profondo dal punto di vista scientifico, ma sin dalla prima pagina mi vedo trasportato in una terra di straordinaria bellezza ove è incentrata l’inizio della storia.
Una costa straordinaria, il rumore del mare, le cicale (sconosciute agli americani), i colori, i sapori. Siamo in Calabria vicino Palmi.
Scorre così il romanzo nella Piana, fino a Reggio Calabria, con riferimenti a Catanzaro e Vibo Valentia. Laddove il rapimento del magnate americano non può che far un primo riferimento alla conosciuta ndrangheta, subito esclusa perché dedita alla “sola” droga.
Emerge la figura di un eccellente carabiniere, dal fluente inglese, facente capo alla caserma di Reggio Calabria, alla pari dei detectives privati assunti dalla famiglia americana, con cui si misura.
Emerge l’eccellenza sanitaria di una dottoressa dell’ospedale di Reggio, le cui diagnosi sono confermate dai luminari dei migliori nosocomi statunitensi.
Emergono altresì i Cutrì che evidenziano tradizioni calabresi apparentemente invadenti.
Un insieme che a noi calabresi è noto, tanto da essere facilmente riscontrabile seppur in modo tristemente isolato.
Al termine della lettura mi sono sentito gratificato pensando ad uno scenario che ho sotto casa.
Sono grato a Glenn Cooper, seppur mi domando come mai avrà scelto proprio il nostro territorio; certo ritengo sia la migliore pubblicità per la nostra terra, ed un’occasione in più perché si faccia conoscere quanto di meglio rappresentiamo.
Saluto cordialmente tutti i lettori, rinnovando i ringraziamenti all’editore per l’attenzione riservatami
Pierpaolo Bilotta