11. ago, 2021

Una occasione unica per la politica che deve fare ammenda della propria incapacità di Agazio Loiero

Ogni tanto in Calabria ci capita di dire questo è il momento decisivo per le sorti della regione ma poi i momenti decisivi passano senza grandi risultati. Questo del PNRR però è davvero legato al nostro destino. È una possibilità per tentare di risalire dall’abisso in cui siamo strapiombati in questi ultimi dieci anni. Tutte le graduatorie del malessere sociale e economico ci vedono in fondo alla classifica. È vero che non ne siamo mai stati alla guida ma ci sono stati anni in cui ci siamo difesi con una certa dignità. Bisognerebbe trovarsi pronti con un personale culturalmente attrezzato a recepire quei fondi del PNRR che sono irripetibili. Non nego che conosco in regione più di un dirigente preparato ma temo molto che non ci sia una politica in grado di fronteggiare il bisogno di una spesa all’altezza dei nostri problemi. D’altra parte in questa folle campagna elettorale nessun esponente politico parla di un tema così dirimente. Ho sentito promettere da alcuni candidati la luna in contrasto stridente con le loro precedenti fallimentari esperienze istituzionali. Sul regionalismo differenziato ci sarebbe bisogno di un personale politico capace di capire il baratro che si aprirebbe davanti a noi ove mai, dietro la spinta di alcuni presidenti di destra del nord ma, ahimè, anche di sinistra quel tipo di regionalismo egoista fosse approvato. Due parole infine sulla sanità. Questi commissari che nessun presidente è stato mai in grado di mandare a casa, rappresentano il punto più basso toccato dalla nostra regione. Non è neanche una situazione di risorse ma di organizzazione. Oggi in Calabria i nostri corregionali non possono curarsi. Quel diritto sancito all’articolo 32 della Costituzione in cui si definisce “fondamentale” il diritto dei cittadini ad essere curati - un aggettivo non usato in nessun altro articolo della nostra Costituzione - nella povera regione di questo tempo appare del tutto eluso. Giorni fa mi ha cercato un conoscente con una vescica sanguinante per dirmi che si era recato in due ospedali pubblici dove gli è stato risposto che non erano in grado di aiutarlo. Questa è la drammatica situazione in cui versa la nostra regione. Ci sarebbe bisogno di un fiotto di dignità ma anche una maggiore conoscenza dei problemi che incombono sulla nostra terra per poterli al meglio fronteggiarli. Io però - lo dico da calabrese con amarezza - non vedo nulla di tutto questo nel dibattito politico di questi giorni. E questo è l’elemento più triste del confronto (non) in atto.
Agazio Loiero
due volte ministro, per decenni parlamentare e già Presidente della Regione Calabria