4. ago, 2021

Il Vaccino contro la pandemia, una interpretazione da riscrivere di Tullio Laino

I vaccini anticovid 19, tra bene collettivo e mercato.
La scarsa o assente pubblicità dei contratti di fornitura delle partite vaccinali contrattualizzate in ambito UE, per conto dei paesi membri, con sostanziale esautorazione dei Parlamenti nazionali, in funzione di controllo democratico, non consente, allo stato, la conoscenza dei provvedimenti sanzionatori, in caso di inadempimento contrattuale da parte delle multinazionali del farmaco. Il Governo Italiano, e' chiamato a porre in essere ogni azione finalizzata alla tutela della salute. Il Parlamento deve essere posto nelle condizioni di esercitare il proprio potere di controllo. Nella particolare contingenza epidemiologa, come affermato, di recente, dalle Nazioni Unite, il vaccino deve rappresentare un bene comune e collettivo, da sottrarre agli interessi speculativi delle multinazionali del farmaco. E' lecito, pertanto, auspicare, in estrema ratio, la possibilità, per i Governi della UE, di procedere alla sospensione dei brevetti e all'acquisizione della proprietà intellettuale, nei confronti delle multinazionali di Big Pharma. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite dovrebbe, inoltre, a tutela delle Nazioni più povere, non in grado di approvvigionarsi delle partite vaccinali, dichiarare formalmente i vaccini come patrimonio collettivo.
dott. Tullio Laino