1. ago, 2021

NON PIU' SOLI. Occorre una assistenza territoriale forte e decisiva di Giuliana Bernaudo

 Dopo tanti anni di trincea ti rendi conto di quanto sia importante l’ascolto. Ti rendi conto e percepisci la tremenda paura delle persone che, in caso di bisogno di cure (e sono tantissime!), non hanno informazioni precise a chi rivolgersi e sul percorso da seguire.
 Sono disorientate, chiedono ad amici, a chi ha già avuto gli stessi problemi, ritengono ancora che per curarsi ci si debba rivolgere all’amico che ha le conoscenze giuste. Fortunatamente esiste un segmento di medici disponibile anche all’ascolto e alla collaborazione umana.
 La visione ospedalocentrica della sanità ha impedito lo sviluppo della rete territoriale, da sempre relegata nel ruolo di Cenerentola, senza però averne la definitiva fortuna.
 È dal territorio che bisogna partire e predisporre percorsi ben definiti per la presa in carico dei bisogni di salute della popolazione. Occorre prevenzione, decongestionamento degli Ospedali da accessi spesso per prestazioni non appropriate, e pertanto pienamente risolvibili sul territorio, concreto sviluppo dell’integrazione territorio/ospedale, programmazione ed erogazione unitaria delle prestazioni sociosanitarie e, perché no, socio assistenziali.
 Abbiamo ottimi operatori, responsabilmente sofferenti per ciò che accade nella società civile abbandonata a se stessa, che devono essere tuttavia rimotivati e messi in condizione di operare in un sistema organizzato, caratterizzato da procedure chiare e percorsi ben definiti.
 Ci sono tutti gli ingredienti per riuscirci, basta crederci e non rassegnarsi. Dobbiamo farcela.
dott.ssa Giuliana Bernaudo