31. lug, 2021
Mia figlia Francesca mi ha chiesto di pubblicare questo suo pensiero su Jole Santelli
Mi piace considerare Jole viva. Lo è.
Perché, in senso cristiano, vede tutto da lassù, da dove assicura attenzione protettiva alla Calabria e ai calabresi che ha amato visceralmente. Perché, per convincimento comune, costituisce un esempio da imitare per la politica che programma e decide, cui ha offerto altruisticamente ogni suo momento di vita.
La nostra comunità ha bisogno di attenzioni che si trasformino nel più breve tempo possibile in realtà godibile. Questo era il suo modo di approcciare alla carica di Presidente della Regione, impegnata come era nel tradurre le solite promesse in realizzazione.
Per questo riteneva insufficiente rivendicare più quattrini, senza che questi fossero il segno di un maggior impegno dei Governi alle problematiche della nostra terra.
Sapeva benissimo, e ci contava, che la Calabria dovesse divenire direttamente attrattiva dell’impegno dell’Unione Europea e delle sue politiche. Per questo aveva lavorato e questo, rappresentava il primo punto sulla sua agenda istituzionale, che ci auguriamo che possa registrare una concreta realizzazione da parte di chi le succederà nell’importante scranno regionale.
Sarà nostro dovere monitorare ogni futuro impegno della politica che sarà, che si spera sia strumentale a dare ai calabresi ciò che gli stessi non hanno mai avuto.
Questo era il desiderio di Jole!
Francesca Jorio