Le rughe, come onde pregne di sole e salsedine, incorniciano occhi neri come mille tempeste.

Il marinaio, oramai ostaggio di una sterile terraferma, cancella il presente e apre i sensi ai ricordi.

Il Vulcano si erge come immutabile dio, mentre granelli di sabbia riconoscono quei piedi cresciuti che una volta segnavano piccole orme.

È lontana, l'America, con il suo benessere e le Ferrari luccicanti nell'enorme garage.

È strano: non ne ha nostalgia, quella che invece lacerante lo divora ogni volta che dall'aereo vede scomparire il promontorio che ha salutato da ragazzo per un'obbligata scelta.

Quante avventure, quante esperienze, quante maestre vite ogni essere umano, unico nella comune essenza, cela nel proprio intimo come inesplorato tesoro.

Un immenso scaffale contenente semi di speranza, orgoglio, lacrime di sconfitta e vittoria, scintille di luce e abissi di oscurità.

E questi semi potrebbero germogliare in fertili terreni, concimati dalla sete di conoscenza e cullati dal desiderio di ascolto.

Che magnifica, superba, infinita raccolta di umanità, così diversa ma in fondo così intimamente eguale.

E allora, perché disperderla?

Se è vero che la Tradizione, l'insieme delle esperienze dell'essere umano, è stata tramandata per via orale fin dalla sua nascita, perché non renderla fruibile a tutti in un luogo che potrebbe definirsi "Biblioteca dell'Uomo", un luogo in cui chi è disposto a raccontare profonde emozioni incontra chi altrettanto profondamente è disposto ad accoglierle?

Un universo di sfaccettature della realtà che spesso realizza ciò a cui non arriva neppure l'immaginazione, un incredibile catalogo di eventi sincronistici che toccano le menti ed il cuore di ciascuno di noi.

Ecco, la Biblioteca dell'Uomo potrebbe essere l'antidoto all' imperante tecno-erudizione, la riscoperta del patrimonio delle diversità e la nuova consapevolezza che ognuno di noi possiede davvero la scintilla divina.